Geologia e Geomorfologia

L’Area Marina Protetta (AMP) Isole Egadi, con un’estensione di 53.992 ettari, è la riserva marina più grande del Mediterraneo. Situata nel Canale di Sicilia, di fronte alla costa nord-occidentale dell’isola madre, circonda l’arcipelago egadino, comprendente le isole di Favignana, Levanzo e Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone.

L’arcipelago ricade sulla piattaforma continentale della Sicilia occidentale, rappresentando una propaggine della catena montuosa settentrionale, della quale condivide la natura geologica, segnalata dalla presenza di vasti depositi calcarenitici su gran parte dei fondali che si estendono fra le Isole di Favignana e Levanzo. L’area della piattaforma su cui insiste l’arcipelago, è caratterizzata da forme erosive e deposizionali, quali falesie sommerse, terrazzi d’abrasione, valli fluviali, paleospiagge e dune, che testimoniano le diverse fasi dell’ultimo ciclo di variazione glacio-eustatica del livello marino. La morfologia dei fondali è molto irregolare: ad ampie aree pianeggianti si alternano tratti di fondale molto ripidi per la presenza, oltre che delle isole, di alti morfologici, paleofalesie, valli incise e depressioni. Nel primo settore della piattaforma, più vicino alla costa siciliana, si trovano Favignana e Levanzo, congiunte alla terraferma da una lieve depressione, mentre nel secondo settore si trova soltanto l’isola di Marettimo, distaccata dalle altre isole da un canale profondo 350 m, che ha tenuto quest’isola costantemente separata dalla terraferma sin dal Pliocene. Il canale è attraversato da forti correnti marine, connesse ai cospicui scambi di masse d’acqua tra il settore occidentale e quello orientale del Mar Mediterraneo.

Nei fondali dell’arcipelago sono presenti sabbie medio-fini, con componente organogena, di derivazione conchigliare, e con componente prevalentemente calcarea, derivante dall’erosione degli affioramenti rocciosi. La zonazione della vegetazione sommersa dell’intero arcipelago è funzione della natura del substrato, dell’intenso idrodinamismo e della luce.

Le grotte superficiali e l’intenso carsismo sono l’aspetto paesaggistico più espressivo della natura carbonatica dei substrati della fascia costiera delle Egadi. All’elevato numero di antri e cunicoli delle coste corrisponde un carsismo subacqueo ugualmente sviluppato, con numerose grotte sommerse e semi sommerse. L’estensione areale, a mare, dell’insieme degli habitat a componente primaria carbonatica è stimata in circa 4.000 ettari.

La bassa luminosità dei fondali a strapiombo, in molti casi favorisce lo sviluppo di concrezionamenti sciafili e del coralligeno. La rugosità dei calcari inoltre incrementa l’insediamento delle larve meroplanctoniche e la formazione di rifugi occupati da una ricca fauna endolitica.

Intorno alle isole Egadi sono presenti diverse secche rocciose che presentano aspetti spettacolari sia da un punto di vista estetico che per la strutturazione eccezionale dei popolamenti animali, dominati dalle gorgonie e dai poriferi.